La Pop Art
La Pop Art rappresenta il movimento artistico più celebrato del XX secolo; nata in Inghilterra nei primi anni Cinquanta e poi sviluppatasi negli Stati Uniti (patria di musei e artisti dal futuro promettente), la corrente si ispira alla società consumistica e prende suggerimenti da pubblicità, da oggetti tipici del quotidiano, dai fumetti e quant'altro. E' considerata una reazione all'Espressionismo astratto.
Il termine Pop Art (Arte popolare) venne usato per la prima volta dal critico britannico Lawrence Alloway: i soggetti delle opere che ogni artista si accinge a proporre sono scelti dalla quotidianità oppure ritraggono scene ispirate dagli aspetti più comuni della realtà o ancora personaggi dello spettacolo. La novità inoltre sta nel fatto che gli autori di tali bellezze hanno introdotto strumenti non certo consueti come il collage e la fotografia (non a caso alcuni di loro furono vetrinisti, designer e fumettisti).
Noto collage, ancora oggi molto apprezzato, è quello realizzato da Hamilton, uno dei fondatori di tale corrente, che aveva ritagliato dai giornali dell'epoca alcune immagini stravaganti; si parla dunque di artisti che recepiscono un'arte sì seria ma allo stesso momento provocante. Dietro delle immagini apparentemente grottesche si celano tutte le contraddizioni dell'uomo moderno, vittima della società.
Sebbene tra gli artisti che hanno lasciato un'impronta maggiore si citi sempre il nome di Andy Warhol, è doveroso ricordare anche numerosi altri artisti fra i quali gli inglesi Richard Hamilton e Peter Blake.
Molto celebri sono anche Roy Lichtenstein, artista nato a New York nel 1923 che lega la sua fama a fumetti dal tono ironico e dall'originale tecnica, e Tom Wesselmann, d'origine statunitense come Lichtenstein e maestro nella tecnica del collage.
Infine tra gli artisti italiani esponenti della Pop Art ricordiamo Mario Schifano e Concetto Pozzati.